
12 – DBX 160

Il compressore DBX 160
Largamente considerato uno dei migliori compressori VCA mai costruiti, il minuscolo DBX 160 è stato introdotto per la prima volta nel 1971. La sua forza è tutta nel colpo. Presenta rare doti di non linearità, piuttosto insolite per un compressore VCA.
A volte indicato come 160-VU per il prominente VU-meter del pannello anteriore, come molti altri compressori dell’epoca, ha un frontale molto semplice, con solo tre controlli: soglia, rapporto di compressione e guadagno in uscita.
Dal punto di vista del suono, il DBX 160 non è esattamente flessibile, anche se ciò che fa lo fa molto bene. É molto efficace sulle parti di basso, sintetizzate o reali, delle quali rafforza sia l’intelligibilità che la presenza. Nella produzione di musica elettronica, è stato molto apprezzati sui suoni di batteria, in particolare cassa, rullante e battito delle mani, ai quali conferisce un suono inconfondibilmente incisivo.
Negli anni la DBX ha prodotto e commercializzato diversi modelli di 160, 160X, 160XT, 160SL, 160A , etc., tutti con un suono leggermente diverso. Ne è stata prodotta anche una versione con ingressi e uscite sbilanciati praticamente identica al 160, il DBX 161.

Il compressore DBX 160A
Il modello più recente, il DBX 160A, conserva la semplicità di soli tre parametri (soglia, compression ratio e output gain) ed un led-meter a 19 segmenti. E’ acquistabile qui.
Nel mondo dei plugin, il DBX 160 è stato emulato dalle principali case: Universal Audio, Native Instruments, etc. La versione sviluppata in collaborazione con DBX, Waves dbx 160 compressor/limiter è acquistabile qui.