La copertina del progetto The Sound Outside

Cos’è The Sound Outside?

The Sound Outside – ascoltare il mondo al tempo del Covid-19 è un bando aperto per sound designer, tecnici ed artisti del suono. Abbiamo intervistato Valeria Caputo e Sara Lenzi, le due specialiste del sound design che hanno ideato il progetto e ne curano la realizzazione

Ciao Valeria, ciao Sara, innanzitutto grazie di essere qui. In cosa consiste il vostro progetto?

The Sound Outside è un progetto collettivo in cui sound designer e sound maker di tutto il mondo si riuniscono per documentare i cambiamenti nel paesaggio sonoro delle loro città in blocco a causa della pandemia. Lo abbiamo lanciato alla fine di marzo attraverso una call internazionale e ad oggi abbiamo già ricevuto più di sessanta registrazioni da tutto il mondo.

Facciamo un passo indietro: Come nasce l’idea di raccogliere il suono fuori? Perché ascoltare il mondo al tempo del Covid-19 è così interessante?

Valeria: Quando è iniziato il lockdown ho notato subito che il mondo intorno a noi stava cambiando rapidamente, e anche i suoni associati alla vita stavano cambiando. Innanzitutto ho sentito l’esigenza di documentare questo straordinario evento storico.

Poi come sound designer ero certa che molti di noi fossero già intenti a raccogliere spontaneamente testimonianze sonore. Sarebbe stato un peccato che questo materiale andasse disperso, così ho proposto alla mia collega Sara Lenzi, che aveva già iniziato a documentare fin dal primo giorno il lockdown in Spagna, dove vive, di lanciare questa call e creare un archivio su una mappa interattiva.

Veduta della finestra di Alex Fernandez Sans, Barcelona
Alex Fernandez Sans, Barcelona

Sara mi sembrava la partner ideale per sviluppare questa idea, ed infatti così è stato. Sara è anche la co-fondatrice del sito soundesign.info, magazine online dedicato al mondo della comunicazione sonora che ha ospitato il progetto. Siamo molto soddisfatte dei feedback che stiamo ricevendo.

Quali difficoltà tecniche comporta realizzare una registrazione ambientale di qualità in queste circostanze? Avete dei suggerimenti per i vostri colleghi meno esperti?

Nella call chiediamo di inviare lavori con alcuni requisiti di base come la frequenza di campionamento e il formato. Stiamo cercando di creare un archivio di registrazioni professionali riprese da sound designers di vario livello dal mondo.

Per i sound designer meno esperti suggeriamo innanzitutto un paio di accortezze: 

  • utilizzare un windscreen per ridurre l’effetto del vento che potrebbe disturbare le registrazioni
  • posizionare il registratore su un piano diverso dal portatile per evitare di riprendere rumori di fondo imprevisti.
Veduta dalla finestra di Thomas Brandoli, Modena
Thomas Brandoli, Modena

In ogni caso, per qualsiasi altra informazione o suggerimento, li invitiamo a scriverci, cercheremo di rispondere a tutti.

Il settore tecnico dello spettacolo è uno dei più colpiti da questa emergenza. In che modo il vostro progetto rappresenta un’opportunità per superare meglio questo periodo?

Sara: Ho iniziato a raccogliere registrazioni audio da una delle mie finestre il primo giorno di confinamento in Spagna. Immagino che l’abbia fatto per sentirmi meno isolata. Questa necessità è la spinta emozionale che ci ha portato a rivolgerci ai nostri colleghi esperti di suono con la nostra stessa deformazione professionale

Ci è parso un modo non solo per valorizzare questa professione, ma anche per creare un’esperienza di partecipazione collettiva e volontaria durante la quale tutti gli esperti del suono potessero far sentire la propria voce, specialmente in questo momento così delicato.

Inoltre, come designer, l’urgenza di documentare si accompagna alla riflessione su come possiamo contribuire a migliorare la nostra vita quotidiana. Quindi il progetto vuole anche far riflettere sul fatto che, quando il lockdown sarà finito, non dobbiamo necessariamente tornare alla situazione precedente.

Parigi deserta durante il lockdown
(immagine dal web)

Infatti, l’inquinamento acustico che prima faceva da padrone, spesso rappresenta un fattore di grosso stress e una barriera fra uomo e natura. Ora possiamo provare a ripensare il suono delle nostre città usando la progettazione acustica come un valore a cui fare riferimento per rendere più sostenibile la nostra vita.

Secondo la vostra esperienza, la professione nel settore tecnico/musicale è ancora tipicamente maschile, oppure avete notato una certa parità nelle submission per il vostro bando?

Le donne che si interessano alle possibilità espressive e creative e tecniche del suono sono sempre di più. Sicuramente rispetto a 20 anni fa c’è stato un notevole incremento di presenze femminili nel settore e questo è un buon sintomo del fatto che si inizia ad apprezzarne il valore in termini di sensibilità e creatività.

Come donne siamo contente di affermare che c’è stata una certa partecipazione di nostre colleghe a questo progetto e ci piacerebbe esporre di seguito alcuni contributi arrivati da alcune sound designer che hanno partecipato a the Sound Outside

Per esempio, Lynette Quek ci mostra, attraverso il suono, la vita e il movimento a Singapore durante il lockdown.

Aqilah Misuary di Parigi ha fatto un lavoro davvero speciale riprendendo i suoi vicini che ogni sera alle 20.00 applaudono dalle loro finestre per ringraziare i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari che sono impegnati in prima linea alla lotta contro il Covid-19: 

Claudia Ferretti Isonde ci ha inviato il suo contributo da Brescia, una delle città più colpite dall’emergenza sanitaria: è possibile ascoltare la quiete della natura che rende ancora più evidente il suono dei mezzi di soccorso:

Ci piacerebbe partecipassero altre donne perché riteniamo molto importante il loro contributo.

Dove possiamo trovare ulteriori informazioni sul bando oppure accedere alla mappa dei suoni?

La mappa interattiva e l’archivio vengono aggiornati quotidianamente e tutte le informazioni si possono reperire a questo link:

http://www.soundesign.info/2020/03/28/the-sound-outside/

La call di Sound Outside, se non dovesse essere ulteriormente prorogata, si chiuderà il 4 Maggio 2020.

Nel frattempo stiamo proponendo una serie di interviste in cui chiediamo ai sound designer di immaginare il paesaggio sonoro post-epidemia. Creeremo dei podcast che, attraverso le testimonianze le proiezioni degli addetti ai lavori, alcuni dei quali sono voci autorevoli del settore, proporranno una visione sostenibile e più armonica del nostro futuro.


Note sulle autrici del progetto The Sound Outside:

Primo piano di Sara Lenzi

Sara Lenzi

Ricercatrice, imprenditrice e attivista del suono, è la co-fondatrice di sounDesign, il primo magazine online dedicato al mondo della comunicazione sonora. Docente internazionale di sound design (Singapore Lasalle College of the Arts, Polimoda Fashion Institute Firenze, IUAV Venezia, London King’s College) è dottoranda in sonificazione dei dati al Density Design Lab del Politecnico di Milano. Ha fondato Lorelei Sound Strategies, la prima agenzia di sound branding in Asia che ha sviluppato progetti per, tra gli altri, BMW, Volkswagen, Singapore Changi Airport, Art Science Museum Singapore, Ducati, CitiBank, JWMarriot.

Contatti:
email: sara@soundesign.info
mobile: +39 340 7394224
whatsapp: +34 683 474919

Valeria Caputo

Bilancia le sue competenze tra il sound design e la produzione musicale. Lavora come consulente del suono per marchi di moda italiani come Lucio Costa e Reggiani Lanificio ed è docente di sound design presso l’Istituto Marangoni di Firenze. Ha vinto la borsa di ricerca “Progetti di innovazione per il trasferimento di competenze creative in imprese ed organizzativo-manageriale nel settore delle industrie culturali e creative” promossa dal Consorzio Spinner, Emilia Romagna. Laureata in musica elettronica, sta per discutere la sua tesi di laurea specialistica in Sound Design presso il Conservatorio di Musica G.B.Martini di Bologna.

Contatti:
email: valeriacaputo79@gmail.com
mobile & whatsapp: +39 3381788601