vignetta con visitatore che parla al cellulare a voce alta mentre il fonico è infastidito

Premessa

Comportarsi in maniera appropriata nello studio di un collega è importante, soprattutto se desideri tornarci di nuovo. È necessario che rispetti lo studio e l’ambiente circostante: non prendere iniziative come accenderti una sigaretta ed evita di muovere potenziometri e fader senza motivo.  Non tirare fuori cibo e bevande dallo zaino e non scattarti selfie come se fossi in vacanza. Adottare atteggiamenti del genere, nella migliore delle ipotesi ti renderà antipatico. Nella peggiore, ti farà apparire come un principiante.

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6. Porta i soldi

Il lato economico è una parte fondamentale del rapporto lavorativo, specialmente tra colleghi. Soprattutto perché il cliente medio considera chi lavora con la musica più come un hobbysta appassionato che un professionista da pagare. Quindi, dai l’esempio. Quando ti troverai nello studio di un collega per un corso, oppure per un altro servizio a pagamento, assicurati di portare con te il denaro sufficiente. Alla fine della sessione, chiedi per primo di pagare, senza aspettare di essere sull’uscio ai saluti finali. Risparmiagli l’imbarazzo di chiederti i soldi e non attendere l’ultimo minuto per annaspare “dov’è il bancomat piú vicino?”. Se la cifra è consistente e non sei abituato a portare in tasca denaro contante, chiedi se accettano carte già quando prendete accordi. Oppure, ancora meglio, scegli di pagare in anticipo con una transazione online.

7. Spegni il cellulare

Fortunatamente siamo lontani dai tempi in cui i cellulari interferivano prepotentemente con qualunque apparecchiatura elettronica nelle vicinanze e per questo motivo negli studi erano vietatissimi. In ogni caso, anche al giorno d’oggi è buona prassi spegnere o almeno togliere la suoneria allo smartphone. Se sei nello studio per una visita di cortesia, questo è un suggerimento generale di buona educazione. A maggior ragione se sei lí per lavoro, un cellulare che continua a bippare notifiche è causa di distrazione per te e per il tuo collega, a discapito della qualità del servizio che state svolgendo.

Se cause di forza maggiore ti obbligano alla reperibilità, rispondi solo se necessario. Ci sono molti modi per rifiutare una chiamata senza apparire sgarbati, a cominciare dal messaggio di cortesia precaricato sulla maggior parte degli smartphone “Scusa non posso rispondere. Posso chiamarti più tardi?”. Invece, se proprio non puoi fare a meno di rispondere, considera che molto probabilmente il tuo  collega interromperà il lavoro finché sei al telefono. Quindi vai a parlare fuori, anche per pochi minuti, e non costringerlo a subire una conversazione unidirezionale alla quale con ogni probabilità non è interessato.

Naturalmente, se la tua sessione prevede un pagamento orario, non chiedergli di farti uno sconto o recuperare il tempo passato al telefono: per questo il tuo collega non ha alcuna responsabilità.

8. Sii puntuale

Nell’epoca delle notifiche e della comunicazione agevolata, non ci sono scuse per i ritardatari. Considera sempre che il tuo collega avrebbe potuto dedicare ad attività più utili e, senza dubbio, interessanti il tempo che impiega ad aspettarti. Non presumere che nell’attesa il tuo collega possa comunque “fare altro”. Specialmente in uno studio che utilizza apparecchiature analogiche, non è semplice passare da una sessione all’altra: alcuni parametri andranno inevitabilmente persi.

In ogni caso, se un imprevisto ti costringe ad arrivare tardi, avvisa immediatamente il tuo collega. Valutate insieme quale sia la scelta più opportuna, compresa l’opzione di rimandare ad un altro giorno il vostro appuntamento. Inoltre, a meno che non si tratti di pochi minuti, non presumere che sia sempre possibile recuperare il ritardo alla fine dell’orario stabilito. Tu potresti avere il resto del pomeriggio libero, ma non è detto che anche per il tuo collega sia così.

Come per il tempo trascorso al telefono, se la tua sessione prevede un pagamento orario non chiedergli di recuperare o di farti uno sconto per il tempo perso per il tuo ritardo e per il quale il tuo collega non ha alcuna responsabilità. 

Naturalmente, anche arrivare troppo in anticipo può causare disagio. Lo studio potrebbe non disporre di una sala d’attesa adeguata, e chi ha prenotato prima di te potrebbe non gradire  spettatori alle sue sessioni di registrazione o mix.

9. Non fare troppe domande

Chiedere informazioni va bene. La maggior parte dei tuoi colleghi sarà contenta di condividere con te le proprie conoscenze ed il proprio metodo di lavoro. Ma sommergere di domande un collega più esperto mentre è al lavoro, può rappresentare un disturbo al normale svolgimento dell’attività, specialmente durante una sessione di mix. Inoltre, soprattutto se qualcuno di loro tiene abitualmente corsi o incontri individuali, potrebbe farti notare che le lezioni sono un servizio che si paga a parte.

Inoltre il tuo collega potrebbe utilizzare dei trucchi, magari frutto di anni di esperienza o di corsi di formazione pagati profumatamente, che non sarebbe contento di svelare. Quindi, a meno che tu non sia lì per una lezione, non sottoporlo ad un interrogatorio: è molto probabile che preferisca mantenere alcuni segreti esclusivamente per lui.

C’era un producer che, per programmare le patch per un sintetizzatore, si nascondeva dietro una tendina. Nessuno nella stanza doveva vedere cosa facesse in realtà. Ancora oggi penso che non voleva che si sapesse che usava un preset.

Audio Animals Ltd.

10. Non chiedere copie del software

Il tuo collega potrebbe aver investito anche cifre considerevoli per acquistare software e librerie. Spesso le licenze prevedono l’installazione su una sola macchina (e perciò, tecnicamente, gli staresti chiedendo di infrangere la legge). Anche nel caso in cui il tuo collega abbia una copia non autorizzata di un programma che in giro non si trova, non potrai sapere in realtà quanto gli sia costato (da qualunque punto di vista) riuscire ad avere quel DVD.

Quindi non aspettarti che il tuo collega sia lieto di farti una copia del suo software solo perché glielo stai chiedendo con gentilezza. Questo è un altro caso in cui è meglio risparmiare al tuo collega l’imbarazzo di un rifiuto. Mostra il tuo interesse con discrezione: se lo riterrà opportuno sarà il tuo collega a offrirsi di farne un duplicato per te.


fonte: https://www.audioanimals.co.uk/news/quick-tips/studio-etiquette-what-not-to-do-in-other-musicians-studios
immagine di copertina: Enzo Rizzi – © 2019 ROBA DA FONICI – tutti i diritti riservati